RECENSIONI  GUERNICA(2005)

ColossusI Guernica stupiscono per la naturale assimilabilità della loro proposta, ma anche per il difficile inquadramento della stessa. E' un rock con radici molto italiane (i Timoria del '93-'95) che lambisce l'heavy metal, ha un tocco di atmosfere bluesy e jazzy, ha intermezzi acustici e ritorna a essere heavy. In questo disco c'è voglia di sperimentare tutto, ma invece di essere un confuso calderone è tutto molto ordinato e godibile. Al primo ascolto può lasciare spiazzati ma quando lo si metabolizza è difficile toglierlo dal lettore cd. Tutta la band è “all'altezza di...”. All'altezza di fare qualsiasi cosa gli passi per la testa in fase di composizione.…”.

NovaMagazine"Guernica è una band che, nell’ultimo omonimo lavoro, ti porta tra sonorità acustiche e di definito rock (chitarre, basso, batteria), e riesce a sorprendere con variazioni di corno e fisarmonica, pianoforte (come nel fantastico Les Yeux). Gli arrangiamenti sono accuratissimi, ma non solo: i testi, come il quadro, dicono...”.

Heavy-Metal.itIn questo nuovo cd è possibile ritrovare delle atmosfere sensuali, degli ottimi riff di chitarra sognanti ma al tempo stesso pieni di rabbia, degli ottimi inserti di pianoforte e di campionature che rendono ogni brano complesso ma al tempo stesso attraente e coinvolgente, grazie anche al titanico lavoro della sezione ritmica (...) un album del genere merita di essere ascoltato. I Guernica ci hanno regalato una vera perla. Spero solo di poter assistere ad un loro concerto”.

Heavy Metal Holocaust"Un occasione per sfuggire alla “solita” musica ed abbracciare l’essenza dell’eclettismo più genialoide!Ci troviamo di fronte ad un disco capace di stupire, ricco di momenti toccanti, altri potenti e struggenti, altri ancora invece colmi di una demenziale ironia! I Guernica non possono e non devono essere più ignorati dai media, poiché hanno dalla loro dei meriti enormi: primo fra tutti quello di saper comporre musica intelligente, e scusate se è poco (soprattutto di questi tempi). Da comprare ad occhi, non chiusi, ma sigillati”.

SensoriumPreparazione tecnica, al pari dell'esecuzione, indiscutibile. Ispirazione presente in fase compositiva, estrema varietà nella proposta; questo un breve sunto introduttivo sui Guernica. (...) Ciò che colpisce maggiormente, con il passare dei minuti all'ascolto, è l'importante quantità di idee riversate nell'album, esibite a testimonianza delle potenzialità in possesso.

DNAMusic“Guernica è debordante, pieno di idee e di anima. (...) L’anima, quella... non è mai troppa ed è senza dubbio ciò che ti rimane addosso dopo aver ascoltato questo loro terzo lavoro, il primo, in verità, “long playing”.

Hard Sounds"Premessa: i Guernica andrebbero supportati anche solo per i testi che scrivono. Non tanto per quello che dicono (anche...), ma per la raffinata attenzione lessicale e per l'uso consapevole e corretto della lingua Italiana.Detto questo, i Guernica stupiscono anche per la loro interessantissima proposta musicale. I Guernica vanno ringraziati per aver dato al rock "made in Italy" un prodotto assolutamente fresco e godibile".

Raw & Wild"I Guernica sono un gruppo italiano di cui potremmo andare fieri: melodie spiazzanti, rock forte e deciso, versatilità su più stili… (...) Un aggettivo per definire la band potrebbe essere: raffinata (dal punto di vista musicale) (...) Non è possibile trovare una canzone brutta in questo Guernica (dove possiamo) trovare melodie diverse in un'unica canzone, ammaestrate da questi musicisti per rendere un’atmosfera leggera e spiazzante. Un lavoro fantastico."

Metal Italia(...) la loro è una scelta... scelta atta a dirigere il loro album negli impianti degli ascoltatori più colti e alla ricerca di quella elaborata iniziale difficoltà all'ascolto... che rende un lavoro profondo ed intimista…”.

Alternatizine.comE’ difficile e anche svilente cercare di classificare la ricchezza dei registri espressivi utilizzati dai Guernica nelle loro composizioni: l’album è un viaggio attraverso storie, colori e sentimenti che vi avvolgeranno sin dal primo ascolto, coinvolgendovi in una spirale sonora di grandissima qualità ed intensità. (...) Un disco intensissimo, suonato ed arrangiato alla grande…”.

Sonic Bands"Con l'uscita del primo full-length in parte autoprodotto i Guernica, underground band dalla provincia di Avellino, si confermano una delle migliori crossover band in attività in Italia. (...)  la band non perde mai di vista la proprià identità musicale e tutto il lavoro scorre in una precisa direzione, mantenendo alta l'attenzione con arrangiamenti raffinati e mai strabordanti. (...) Da non perdere".

Ciao.itGuernica è un lavoro fortemente maturo, sia per la qualità artistica, che ai Guernica non è mai mancata, ma soprattutto per le variazioni di stile presenti che riassumono tutti i contesti di questa interessante band avellinese. È questo il classico album che accontenta gli incontentabili: una vera miniera per chi ama l'originalità e la ricerca di pillole filosofiche nei testi e grande opportunità anche per chi pretende un sound accattivante che tra rock progressivo,metal, una goccia di hard core e una parentesi acustica è capace di creare un ricco contesto bilanciato, facilmente orecchiabile ( ma per nulla conforme alla monotonia commerciale)…".

Nerds AttackProduzione perfetta, ottenuta preso gli Zapping Studios... (...) Nulla da dire sulla tecnica di tutti e sette i componenti della band, tutti ottimamente preparati. (...) Complimenti per i testi, produzione, arrangiamenti e libretto. Tutto estremamente professionale come raramente accade…".

Shapeless"Guernica è un lavoro maturo, che si fa ascoltare e riascoltare, frutto del lavoro di una delle band più interessanti dell'underground nostrano. (...) Sarebbe però un gran peccato perdersi questo lavoro del sette avellinese. Se amate il progressive, se vi sentite in grado di apprezzare un lavoro di classe e ricco di emozioni, "Guernica" è un disco consigliatissimo. Da acquistare ad occhi chiusi!".

Metal WaveForte di una esecuzione dei singoli (...) praticamente perfetta ed una produzione scintillante, quest'album è praticamente inattaccabile; tutti i pezzi scivolano via scorrevoli ma allo stesso tempo sono capaci di stupire per le trovate (...), ricchi di intrecci melodici e ritmici interessanti, ma allo stesso tempo sempre facilmente digeribili anche in previsione di un'eventuale rotazione mainstream…".

Eutk.net"(...) le canzoni dei Guernica sono tanti piccoli micro-cosmi, dove il suono è spesso caldo, sensuale, come in “Venus”, oppure estremamente ricercato come in “Les Yeux”, canzone cantata in francese. In tutto questo trova spazio la bella voce del singer Tony D’Alessio, nonché la prova strumentale dei restanti componenti della band, i quali mostrano di avere un’esperienza non da poco, contribuendo a creare strutture raffinate e apparentemente colte…”.

Hate TVIl quadro musicale dipinto dai nostri campani Guernica è estremamente variegato (...) la riscoperta della tradizione italiana, il verismo biografico, la natura umana, l'intimità descritta in modo molto critico danno a questo lavoro discografico un tono letterario sincero e nobile...".

Movimenti ProgUn album di grandi pezzi, di quelli che li ascolti senza mai stancarti, che ti si piazzano subito in testa. Merito di un songwriting maturo e consapevole, sublimato nella prima ideale sequenza del disco - quella dei primi quattro pezzi - chiusa dall'imprevedibile "Les Yeux", tra spleen e atmosfera "bohemien", una strizzatina d'occhio al loro periodo "unplugged". (...) E' un disco di rabbia e sentimento, riflessione e ironia, introspezione, critica e contrasti...”.

Metal-Zone"I Guernica fanno ascoltare un genere del tutto originale.....nei loro pezzi si posso sentire diverse influenze musicali (...), un livello tecnico molto elevato da parte di tutti i musicisti e degli ottimi arrangiamenti. (...) i Guernica sono un ottimo gruppo (...) complimentoni a tutti i musicisti".

Babylon Magazine"(...) i Guernica danno origine ad un disco che è una perfetta sintesi tra i due precedenti lavori. E così, atmosfere cantautoriali vanno a braccetto con distorti di chitarra che spaziano dal rock, fino al metal. (...) Un rock a tutto tondo che fluttua senza vincoli tra i più diversi generi musicali, attingendo qua e là, senza però mai cadere in sterili emulazioni. (...) Il livello qualitativo della produzione non ha nulla da invidiare a produzioni più titolate, risultato ottenuto grazie a l’ottimo lavoro svolto dalla band in sala di registrazione e in fase di mixaggio. I Guernica trovano un sound raffinato e sofisticato, che coniuga il rock progressivo al metal e a sonorità acustiche, dove ogni nota non è mai posta a caso, ma rappresenta un tassello dell’impianto generale del brano. A voi l’ascolto."

Musicalnews.com “Il terzo capitolo è la sintesi di un primo disco rock, ed un secondo acustico: un full-lenght album che finalmente porta ad un livello successivo il titanico lavoro di questa band, per molti una delle promesse più quotate del panorama musicale italiano. Rock e progressive, cambi di ritmica (come nella splendida opening “Picasso”), e fiumi di ispirate parole per la gioia di amanti della musica come spunto per la riflessione,amara.
Un disco da incorniciare, a mio avviso: metterà d’accordo metallari, seguaci del jazz, del progressive, del pop all’italiana ed i più allucinati reduci degli anni ’70. Ogni traccia è un microcosmo di sensazioni, e come tale, ha un proprio carattere ed una propria identità…”.

Progressive World (USA) “People use to say that the "third time's a charm," but that's not necessarily the case for Italian combo Guernica, who already possess two noteworthy mini LPs under their belts! However, their self-titled third album is the most complete one, spanning just under 50 minutes and comprising ten excellent songs…”.

Powermetal (GER) “…Folk, Jazz, Fusion, Klassik, Power Metal, Prog Rock; es ist ein buntes Sammelsurium, bei dem schon auf den ersten Blick das Chaos vorprogrammiert scheint. Allerdings sind die Musiker von GUERNICA bei der Kombination der verschiedenen Einheiten schon recht erfahren und lösen diesen Job auch ohne große Verwirrung, leider aber auch auf eine sehr sperrige Art und Weise, die dem Hörer selbst bei erhöhter Konzentration den Zugang zu den zehn neuen Kompositionen unheimlich erschwert…”.