RECENSIONI  GUERNICA(2005)

ColossusI Guernica stupiscono per la naturale assimilabilità della loro proposta, ma anche per il difficile inquadramento della stessa. E' un rock con radici molto italiane (i Timoria del '93-'95) che lambisce l'heavy metal, ha un tocco di atmosfere bluesy e jazzy, ha intermezzi acustici e ritorna a essere heavy. In questo disco c'è voglia di sperimentare tutto, ma invece di essere un confuso calderone è tutto molto ordinato e godibile. Al primo ascolto può lasciare spiazzati ma quando lo si metabolizza è difficile toglierlo dal lettore cd. Tutta la band è “all'altezza di...”. All'altezza di fare qualsiasi cosa gli passi per la testa in fase di composizione.…”.

NovaMagazine"Guernica è una band che, nell’ultimo omonimo lavoro, ti porta tra sonorità acustiche e di definito rock (chitarre, basso, batteria), e riesce a sorprendere con variazioni di corno e fisarmonica, pianoforte (come nel fantastico Les Yeux). Gli arrangiamenti sono accuratissimi, ma non solo: i testi, come il quadro, dicono...”.

Heavy-Metal.itIn questo nuovo cd è possibile ritrovare delle atmosfere sensuali, degli ottimi riff di chitarra sognanti ma al tempo stesso pieni di rabbia, degli ottimi inserti di pianoforte e di campionature che rendono ogni brano complesso ma al tempo stesso attraente e coinvolgente, grazie anche al titanico lavoro della sezione ritmica (...) un album del genere merita di essere ascoltato. I Guernica ci hanno regalato una vera perla. Spero solo di poter assistere ad un loro concerto”.

Heavy Metal Holocaust"Un occasione per sfuggire alla “solita” musica ed abbracciare l’essenza dell’eclettismo più genialoide!Ci troviamo di fronte ad un disco capace di stupire, ricco di momenti toccanti, altri potenti e struggenti, altri ancora invece colmi di una demenziale ironia! I Guernica non possono e non devono essere più ignorati dai media, poiché hanno dalla loro dei meriti enormi: primo fra tutti quello di saper comporre musica intelligente, e scusate se è poco (soprattutto di questi tempi). Da comprare ad occhi, non chiusi, ma sigillati”.

SensoriumPreparazione tecnica, al pari dell'esecuzione, indiscutibile. Ispirazione presente in fase compositiva, estrema varietà nella proposta; questo un breve sunto introduttivo sui Guernica. (...) Ciò che colpisce maggiormente, con il passare dei minuti all'ascolto, è l'importante quantità di idee riversate nell'album, esibite a testimonianza delle potenzialità in possesso.

DNAMusic“Guernica è debordante, pieno di idee e di anima. (...) L’anima, quella... non è mai troppa ed è senza dubbio ciò che ti rimane addosso dopo aver ascoltato questo loro terzo lavoro, il primo, in verità, “long playing”.

Hard Sounds"Premessa: i Guernica andrebbero supportati anche solo per i testi che scrivono. Non tanto per quello che dicono (anche...), ma per la raffinata attenzione lessicale e per l'uso consapevole e corretto della lingua Italiana.Detto questo, i Guernica stupiscono anche per la loro interessantissima proposta musicale. I Guernica vanno ringraziati per aver dato al rock "made in Italy" un prodotto assolutamente fresco e godibile".

Raw & Wild"I Guernica sono un gruppo italiano di cui potremmo andare fieri: melodie spiazzanti, rock forte e deciso, versatilità su più stili… (...) Un aggettivo per definire la band potrebbe essere: raffinata (dal punto di vista musicale) (...) Non è possibile trovare una canzone brutta in questo Guernica (dove possiamo) trovare melodie diverse in un'unica canzone, ammaestrate da questi musicisti per rendere un’atmosfera leggera e spiazzante. Un lavoro fantastico."

Metal Italia(...) la loro è una scelta... scelta atta a dirigere il loro album negli impianti degli ascoltatori più colti e alla ricerca di quella elaborata iniziale difficoltà all'ascolto... che rende un lavoro profondo ed intimista…”.

Alternatizine.comE’ difficile e anche svilente cercare di classificare la ricchezza dei registri espressivi utilizzati dai Guernica nelle loro composizioni: l’album è un viaggio attraverso storie, colori e sentimenti che vi avvolgeranno sin dal primo ascolto, coinvolgendovi in una spirale sonora di grandissima qualità ed intensità. (...) Un disco intensissimo, suonato ed arrangiato alla grande…”.

Sonic Bands"Con l'uscita del primo full-length in parte autoprodotto i Guernica, underground band dalla provincia di Avellino, si confermano una delle migliori crossover band in attività in Italia. (...)  la band non perde mai di vista la proprià identità musicale e tutto il lavoro scorre in una precisa direzione, mantenendo alta l'attenzione con arrangiamenti raffinati e mai strabordanti. (...) Da non perdere".

Ciao.itGuernica è un lavoro fortemente maturo, sia per la qualità artistica, che ai Guernica non è mai mancata, ma soprattutto per le variazioni di stile presenti che riassumono tutti i contesti di questa interessante band avellinese. È questo il classico album che accontenta gli incontentabili: una vera miniera per chi ama l'originalità e la ricerca di pillole filosofiche nei testi e grande opportunità anche per chi pretende un sound accattivante che tra rock progressivo,metal, una goccia di hard core e una parentesi acustica è capace di creare un ricco contesto bilanciato, facilmente orecchiabile ( ma per nulla conforme alla monotonia commerciale)…".

Nerds AttackProduzione perfetta, ottenuta preso gli Zapping Studios... (...) Nulla da dire sulla tecnica di tutti e sette i componenti della band, tutti ottimamente preparati. (...) Complimenti per i testi, produzione, arrangiamenti e libretto. Tutto estremamente professionale come raramente accade…".

Shapeless"Guernica è un lavoro maturo, che si fa ascoltare e riascoltare, frutto del lavoro di una delle band più interessanti dell'underground nostrano. (...) Sarebbe però un gran peccato perdersi questo lavoro del sette avellinese. Se amate il progressive, se vi sentite in grado di apprezzare un lavoro di classe e ricco di emozioni, "Guernica" è un disco consigliatissimo. Da acquistare ad occhi chiusi!".

Metal WaveForte di una esecuzione dei singoli (...) praticamente perfetta ed una produzione scintillante, quest'album è praticamente inattaccabile; tutti i pezzi scivolano via scorrevoli ma allo stesso tempo sono capaci di stupire per le trovate (...), ricchi di intrecci melodici e ritmici interessanti, ma allo stesso tempo sempre facilmente digeribili anche in previsione di un'eventuale rotazione mainstream…".

Eutk.net"(...) le canzoni dei Guernica sono tanti piccoli micro-cosmi, dove il suono è spesso caldo, sensuale, come in “Venus”, oppure estremamente ricercato come in “Les Yeux”, canzone cantata in francese. In tutto questo trova spazio la bella voce del singer Tony D’Alessio, nonché la prova strumentale dei restanti componenti della band, i quali mostrano di avere un’esperienza non da poco, contribuendo a creare strutture raffinate e apparentemente colte…”.

Hate TVIl quadro musicale dipinto dai nostri campani Guernica è estremamente variegato (...) la riscoperta della tradizione italiana, il verismo biografico, la natura umana, l'intimità descritta in modo molto critico danno a questo lavoro discografico un tono letterario sincero e nobile...".

Movimenti ProgUn album di grandi pezzi, di quelli che li ascolti senza mai stancarti, che ti si piazzano subito in testa. Merito di un songwriting maturo e consapevole, sublimato nella prima ideale sequenza del disco - quella dei primi quattro pezzi - chiusa dall'imprevedibile "Les Yeux", tra spleen e atmosfera "bohemien", una strizzatina d'occhio al loro periodo "unplugged". (...) E' un disco di rabbia e sentimento, riflessione e ironia, introspezione, critica e contrasti...”.

Metal-Zone"I Guernica fanno ascoltare un genere del tutto originale.....nei loro pezzi si posso sentire diverse influenze musicali (...), un livello tecnico molto elevato da parte di tutti i musicisti e degli ottimi arrangiamenti. (...) i Guernica sono un ottimo gruppo (...) complimentoni a tutti i musicisti".

Babylon Magazine"(...) i Guernica danno origine ad un disco che è una perfetta sintesi tra i due precedenti lavori. E così, atmosfere cantautoriali vanno a braccetto con distorti di chitarra che spaziano dal rock, fino al metal. (...) Un rock a tutto tondo che fluttua senza vincoli tra i più diversi generi musicali, attingendo qua e là, senza però mai cadere in sterili emulazioni. (...) Il livello qualitativo della produzione non ha nulla da invidiare a produzioni più titolate, risultato ottenuto grazie a l’ottimo lavoro svolto dalla band in sala di registrazione e in fase di mixaggio. I Guernica trovano un sound raffinato e sofisticato, che coniuga il rock progressivo al metal e a sonorità acustiche, dove ogni nota non è mai posta a caso, ma rappresenta un tassello dell’impianto generale del brano. A voi l’ascolto."

Musicalnews.com “Il terzo capitolo è la sintesi di un primo disco rock, ed un secondo acustico: un full-lenght album che finalmente porta ad un livello successivo il titanico lavoro di questa band, per molti una delle promesse più quotate del panorama musicale italiano. Rock e progressive, cambi di ritmica (come nella splendida opening “Picasso”), e fiumi di ispirate parole per la gioia di amanti della musica come spunto per la riflessione,amara.
Un disco da incorniciare, a mio avviso: metterà d’accordo metallari, seguaci del jazz, del progressive, del pop all’italiana ed i più allucinati reduci degli anni ’70. Ogni traccia è un microcosmo di sensazioni, e come tale, ha un proprio carattere ed una propria identità…”.

Progressive World (USA) “People use to say that the "third time's a charm," but that's not necessarily the case for Italian combo Guernica, who already possess two noteworthy mini LPs under their belts! However, their self-titled third album is the most complete one, spanning just under 50 minutes and comprising ten excellent songs…”.

Powermetal (GER) “…Folk, Jazz, Fusion, Klassik, Power Metal, Prog Rock; es ist ein buntes Sammelsurium, bei dem schon auf den ersten Blick das Chaos vorprogrammiert scheint. Allerdings sind die Musiker von GUERNICA bei der Kombination der verschiedenen Einheiten schon recht erfahren und lösen diesen Job auch ohne große Verwirrung, leider aber auch auf eine sehr sperrige Art und Weise, die dem Hörer selbst bei erhöhter Konzentration den Zugang zu den zehn neuen Kompositionen unheimlich erschwert…”.

 

RECENSIONI SENZA CENSURE(2002)

 

Metal Hammer(N.11/2003 NOVEMBRE) “…Senza Censure si presenta come un lavoro non semplice, dedito ad un rock alternativo fortemente influenzato da un certo progressive italiano; quindi suoni dalla massiccia impronta chitarristica a tessere le trame di canzoni estremamente lunghe ed articolate, ora cupe, ora dannatamente pesanti, ora puramente sperimentali, arricchite da testi in italiano mai scontati, spesso accostabili a vere e proprie poesie…”.

Metal Shock(N.392 1/15 OTTOBRE 2003) “…i campani riescono a miscelare stili diversi fra loro, come il grunge, il rock italiano ed anche un pizzico di progressive. Una musica al passo coi tempi, prodotta in maniera egregia ed eseguita con precisione certosina. Certo fa rabbia constatare che non ci siano labels capaci di investire soldi su un gruppo che ha tutte le carte in regola per sfondare nel mercato italiano.”

Rock Hard “…influenze del prog anni ’70, in particolare gli Area, fino ad arrivare a ritmiche più marcate dove i Guernica perdono tutta la loro pacatezza ed esplodono in un crossover rappato, violento e lacerato, forse un po’ troppo altisonante rispetto al resto dell’album ma sicuramente di grande impatto.”

Albatros(ANNO 3 N.20 FEBBRAIO 2003 PAG.65) “Questa miscellanea di generi dà vita ad un cd che si lascia ascoltare dalla prima all’ultima nota (…) Non c’è che dire, un ottimo debutto che spero possa spianare ai Guernica le porte di un deal importante…”

Il Mattino(VENERDI 20 SETTEMBRE 2002) Reduci dal successo ottenuto al Royal Rock Festival 2002-Città di Caserta, durante il quale hanno ricevuti complimenti, proposte da valutare, ed hanno firmato i primi autografi, i Guernica sono entusiasti e più agguerriti che mai… tra le passioni del gruppo c’è quella per la lettura, le arti marziali, la regia…”

7Giorni(14 SETTEMBRE 2002 PAG.20) “Nelle loro canzoni si rintracciano influenze classiche, dark, paranoiche. Senza Censure è un invito alla spontaneità. Ma è anche rigetto della superficialità, degli schemi… “ Non ho rimorsi né tabù” recita la bellissima Wrong Way, mentre il mondo nell’immaginario di chi la scrive, diventa la culla di un’anima inquieta che vuole a tutti i costi capire e imparare dai suoi errori…”

Rock Cafè(7 SETTEMBRE 2002 PAG.17) “Da Nuda che racconta la storia di un incontro consumato con una sconosciuta, ma carico di aspettative per il futuro, ad Agrado, nella quale è affrontato il tema della diversità con la stessa autenticità ed ironia con cui il personaggio di Almodovar a cui si ispira, vive la propria (…) l’atmosfera, seria e divertita al tempo stesso, è quella di un film di Nanni Moretti…”

Gazzettino Casertano(7 SETTEMBRE 2002) Titolo: “Senza Censure… è la prima del Royal Rock Festival” Estratto: “Caserta – ad aprire la seconda edizione del Royal Rock Festival, kermesse musicale all’ombra della reggia, saranno i Guernica con il loro ultimo lavoro…”

Corriere di Caserta(MARTEDI 3 SETTEMBRE 2002 PAG.13) Titoli: “A Caserta di scena il gruppo irpino dei Guernica” – “Apriranno il Royal Rock Festival il 13 settembre”. Estratto: “…il titolo scelto per il cd, Senza Censure, sottolinea la volontà da parte del gruppo di mettere da parte schemi, etichette, convenzioni, obbedendo semplicemente agli istinti, a ciò che c’è di più autentico nell’uomo. Nelle loro canzoni si alternano denuncia sociale e dimensione intima e personale…”

Il Giornale di Caserta(LUNEDI 2 SETTEMBRE 2002 PAG.9) Titoli: “I Guernica aprono il Royal Rock Festival – Il gruppo ha inciso un cd autoprodotto che sta riscuotendo un notevole successo – La band avellinese ha venduto 500 copie nella sola provincia di Avellino senza l’ausilio di campagna pubblicitaria e di promozione”.

Ottopagine(LUNEDI 2 SETTEMBRE 2002 PRIMA PAGINA E INTERVISTA A PAG.14) “E’ da molto che l’irpinia musicale non ha dei protagonisti: gruppi o artisti che si propongano a livello nazionale. Ma dopo tanti anni di attesa ecco i Guernica, giovane ed ambizioso gruppo rock avellinese…”

Ottopagine(DOMENICA 1 SETTEMBRE 2002 PAG. 21) Titoli: “Guernica, il sound irpino – la band avellinese aprirà la rassegna Royal Rock Festival di Caserta – Sono la sorpresa del 2002. Hanno venduto 500 copie solo in città”.

Roma- Cronache di Caserta(SABATO 31 AGOSTO 2002) “Il loro genere di partenza è il crossover “rigorosamente prima maniera”, ma nel disco che promuoveranno dal palco del Royal, l’unica regola da seguire è la contaminazione…”

CentoCittà (SABATO 31 AGOSTO 2002) “Nel disco naturalmente non mancano prestigiose collaborazioni… e riferimenti classici alla mitologia greca, in Medea vendicativa tentatrice, simbolo dell’egoismo sociale e della società dell’immagine, assimilabile ad una prestigiosa major che “ti riempie di soldi e ti svuota di contenuti.”

Corriere di Caserta(SABATO 31 AGOSTO 2002) Titoli: “I Guernica apriranno il Royal Festival – L’ensemble emergente avellinese sarà ospite della prima serata il 13 settembre”. Estratto: “I Guernica incarnano bene lo spirito di questa manifestazione… detestano la tv e adorano il teatro…”.

Extra “Nei nostri pezzi ci sono venature progressive, echi pop e suoni new metal, per arrivare anche a sonorità classiche, come nel brano Alba Speciale, in cui il maestro Enzo Di Somma ha arrangiato e suonato il violoncello”.

Rockit (www.rockit.it) “In Senza Censure le atmosfere si fanno più cupe e dilatate, i suoni sono più sporchi e compaiono chitarre ruvide e aggressive che introducono in un ambiente rock più duro(…) Più che in altri casi è sensibile l’intento di percorrere una strada assolutamente personale…”

Hard Sounds (www.hardsounds.it) “Musicalmente affiatata e valorizzata da una davvero buona qualità sonora la band si rende partecipe al completo della riuscita dell’opera, dimostrando maturità compositiva ed esecutiva e confermando di aver messo bene a fuoco quelli che devono essere i propri punti di arrivo. Tirando le somme i Guernica hanno sfornato un lavoro veramente ottimo (…) grazie ad alcune soluzioni sonore davvero azzeccate.”

Movimenti Prog (www.movimentiprog.net) “Senza Censure ha avuto un ottimo successo di vendita, merito di un’efficiente passaparola e dell’attività dei ragazzi. Esso gode di molti aspetti positivi: un’ottima registrazione, grafica e artwork vincenti, soprattutto sei ottimi pezzi (…) La band offre un sound particolare e indefinibile, di difficile etichettatura: è sicuramente un pregio ma, se volessimo tentare un indicativo “file under”, potremmo considerarlo una sorta di “art/heavy rock d’autore”.”

Eutk.net - Top demo! (www.eutk.net) “Il suono è un rock italiano poco debitore ad altre bands, originale, intenso, carico di energia, con atmosfere sensuali, chitarre fluide e suadenti. La parte vocale è molto calda, intensa, una produzione davvero ottima per un gruppo già in grado di esprimere grande musica nel panorama rock italiano.”

Stargazer 2.2 - Top demo! (www.stargazer.it) “A parte la bravura tecnica, l’ottimo e poliedrico vocalist, l’eccellente produzione, ciò che cattura l’attenzione sono proprio i riff, le melodie, spesso sognanti ed astratte, i cambi di tempo, con accelerazioni improvvise o veri e propri assalti all’arma bianca. Insomma, un meritato top demo per questa band dalle molteplici sfaccettature, come l’opera di cui portano il nome.”

MetalitaliaTop demo! (www.metalitalia.com) “I Guernica ci propongono una musica di grande impatto emozionale, caratterizzata da un suono piuttosto complesso e corposo e da un buon songwriting…”

Metallo Italiano (www.metalloitaliano.it) “Senza Censure gravita all’interno di un contesto musicale che pretende rispetto: un nugolo di ottimi pezzi reclamano a viva voce un posto importante per questi talentuosi ragazzi (…) la band è riuscita a forgiare un sound decisamente personale e convincente (…) nessuna caduta di tono accompagna l’idillio che germoglia tra musica ed interlocutore, tutto è vissuto in piena e totale sincronia (…) Senza Censure, sicuramente tra i promo-cd che meglio rappresentano l’essenza del rock intimista e lo spirito del tempo che viene fotografato in questi pochi minuti di pura ed evocativa emozionalità (…) in poche parole un ottimo debutto…”

Metal Maniacs (www.metalmaniacs.it) “I Guernica mostrano sicuramente di non essere una band di primo pelo, o comunque inesperta o poca articolata, ogni componente mostra una seria personalità ed ottime doti tecniche e risulta prevedibile e giustificata la loro presenza al Royal Rock Festival”.

Babylon Magazine (www.babylonmagazine.net) “..a tutti i musicisti di questa band vanno i miei complimenti per l’ottima tecnica individuale e per il buon lavoro svolto in sala di registrazione. Pur essendo un’autoproduzione, tutti gli strumenti sono armonizzati al meglio, tanto che durante l’ascolto si ha l’impressione di essere di fronte ad un album ufficiale…”

Noize Italia (www.noizeitalia.com) “Una prova vocale sopra le righe e, ancora una volta, molto particolare. Lyrics che certo si distinguono dal mediocre panorama italiano, che sembrano vere e proprie poesie e non si esauriscono in squallide rime (…) La loro proposta piace proprio per quell’essere fuori dagli schemi…”

Raw & Wild (www.rawandwild.com) “Finalmente un buon disco fuori dai canoni dello stile rock italiano, dove l’originalità la fa da padrone: I Guernica sono ben riusciti a modellarlo, dandone un proprio timbro affascinante ed intenso, quasi “teatrale”.”

Nero Opaco (www.neroopaco.it) “Da citare l’onirica aggressività di Wrong Way capace di un cambio di velocità impressionante in grado di spiazzare l’ascoltatore e rendendo chiare le capacità dei Guernica anche su territori musicali più duri. Ottimo.”

Heavy-Metal.it (www.heavy-metal.it) “…sarebbe bello se la band sfondasse nel suo campo e portasse un po’ di aria fresca in una scena che ne ha bisogno… chissà che non si senta parlare dei Guernica in futuro!!”.

DNAmusic.it (www.dnamusic.it) “Passione, ardore melodico e coinvolgimento emotivo trasportano l’ascoltatore in un mondo di colori e di suoni semplici proiettando il giovane gruppo tra coloro i quali con personalità, sono riusciti a realizzare un progetto degno di nota. Senza Censure è un lavoro che deve essere assaporato lentamente per assimilare tutta l’energia che trasmette (…) il lavoro pittorico che costituisce l’artwork richiama alla mente locandine psichedeliche arricchite da una moderna influenza fumettistica ed estroversa genialità grafica rendendo sterile ed inutile il tentativo di descriverla… osservare per credere!”.

Musicboom (www.musicboom.it) “…i Guernica di Senza Censure si muovono molto bene nel rock italiano grazie a composizioni ariose che giocano sugli spazi. Accanto a brani dal piglio teatrale (I.U.D., tra le migliori del cd) e mediamente energico, troviamo canzoni sorrette da mature melodie vocali e da atmosfere mai banali e kitsch…”

Heavy Metal Portal (www.hmp.it) “…l’esempio di come si possa comporre un pregevole album di rock italiano, prodotto ottimamente e suonato anche meglio. Inventiva, padronanza dei mezzi, ispirazione lirica, profondità della ricerca…”

Metallized (http://utenti.lycos.it/metallized) “…band raffinata, elegante e mai banale (…) il suono dei Guernica, pur essendo prettamente melodic-rock, ha venature prog e alternative mescolate saggiamente (…) una nota anche per la copertina…”

True Metal (www.truemetal.it) “…è da notare come questi sei brani siano straordinariamente legati insieme da una essenza comune, in grado di dare vita ad una creatura unica (…) la band presenta un sound molto personale dimostrando particolare attenzione nei confronti degli arrangiamenti e del livello di qualità delle liriche, semplicemente pregevoli…”

Metal will never die (www.metalwillneverdie.net) “…testi piuttosto ricercati e voce enfatica e caricatissima, arrangiamenti di chitarra lievi e di estrazione classica (…) Guernica ha dalla sua un’ottima copertina (…) e composizioni dal peso specifico elevato…”

Silent Scream (www.silentscreamzine.com) “…un ensemble di ben sette elementi che suona un rock erudito e profondo (soprattutto nelle liriche) che sa di sofferenza e di sopportazione, evocando sensazioni di fragilità e di sensibilità, di emozioni appese ad un filo, ma contraddistinto da una produzione possente (quasi metal) estremamente professionale (…) Le potenzialità (di certo superiori alla media) ci sono tutte, indirizzate verso un rock duro (metal?) sofisticato ed intelligente, mai spicciativo, che può diventare qualcosa di veramente importante…”

Disintegration (www.disintegration.it) “I Guernica riescono a creare un melting pot di stili, dove si incontrano il giunge, il rock italiano ed anche un pizzico di progressive…”

Metal Empire (www.metal-empire.cjb.net) “Gli avellinesi Guernica sfornano un album alquanto originale, dalle liriche ben costruite che colpiscono subito, a primo impatto…”

City Music (www.citymusic.it) “Le canzoni sono ben arrangiate e le idee non mancano, se si ascoltano I.U.D. o Agrado si rimane colpiti dal sound molto originale. Il cd è ben strutturato e si ascolta rock in dosi massicce. Wrong Way mescola sapientemente rock e tempi duri, dove lo screaming entra prepotentemente nel tappeto musicale; interessante la chiusura con Alba Speciale, rilassante e di notevole personalità.”

 

 RECENSIONI SENZA SUDARE(2003)

 

Il Foglio Letterario(SETTEMBRE 2003) “Cd tutto acustico per i Guernica, attivissima band hard-crossover-prog-metal-rock (!), che con questo lavoro si concede una inedita parentesi per esplorare la propria anima più melodica. Davvero ben suonato e prodotto (e registrato nei mitici Zapping Sound Studios), Senza Sudare è infatti il secondo cd di questa band avellinese, che ne ha già in programma un terzo per fine anno. Difficile trovare le coordinate di questo lavoro, talvolta accostabile alla musica cantautorale e a certo progressive, ma che si avvale di godibilissime parti di mandolino e di un’intera sezioni di archi.”

Rockit(www.rockit.it) “…ritmiche folleggianti, suoni puliti e sonorità d’altri tempi. Il progetto si apre con un pianoforte alla Nyman, accompagnato da un nostalgico violoncello ed un mandolino gitano. Ottima la prima impressione, confermata dalla avvincente e degregoriana Insostituibile. L’uso di pianoforte e violoncello impreziosisce il prodotto elevandone la qualità…”

Metallo Italiano(www.metalloitaliano.it) “…Ancora una volta i Guernica ci fanno il grande dono, quello che ogni attento aficionado alla scena underground attende imperterrito: un demo-cd capolavoro. Dopo il grande exploit del precedente Senza Censure mai e poi mai ci saremmo aspettati dalla band campana una seconda produzione di tal valore artistico, se possibile ancor più incantevole del già citato demo d’esordio. (…) A cavallo tra l’originalità imperante di chi domina e plasma la musica a proprio piacimento e l’esoterismo impalpabile del maestro Battiato, i Guernica si fanno beffe di tutto quello che significa, al giorno d’oggi, scrivere musica con i paraocchi. (…) Nulla è fuori posto in un lavoro di questo tipo, un interminabile viaggio emozionale tra le lande dei propri sentimenti più reconditi e volubili. L’essenza della Musicarte!”

Music Boom(www.musicboom.it) “Le cinque canzoni qui proposte ci offrono il lato più raccolto e raffinato, a tratti arty, della loro musica grazie ad arrangiamenti di archi e piano che aggiungono ariosità a composizioni già di per sé melodiche. (…) Fa da corollario una produzione di alta qualità e un artwork visionario.”

Metal Maniacs(www.metalmaniacs.it) “…a regnare sovrani sono ottimi arrangiamenti orchestrali e parti acustiche, anche se gran parte di Senza Sudare si regge sul recital-cantato di Tony D’Alessio; (…) Il punto di forza risiede nei testi in italiano, decisamente interessanti e quanto di più diverso ci sia dal banale. Volendo inquadrare il cd (compito non facile), potremmo dire che risente principalmente delle influenze di stampo progressive italiano anni settanta, ma si tratterebbe di una descrizione molto sommaria per una band che offre un parco di musicisti estremamente valido e vario. (…) Eccellente la prestazione del gruppo, e ottima la produzione…”

Metal Italia(www.metalitalia.com) “Allo stato attuale delle cose, e dopo un attento ascolto di questo Senza Sudare, non è possibile non considerare l’entità Guernica una delle migliori realtà del panorama rock italiano. Un EP acustico costituito da cinque perle di rara bellezza: confinarlo al campo dei demo è un atto pressoché criminale, sia per l’oggettiva qualità delle composizioni qui proposte, sia per l’indiscutibile bravura dei musicisti.”

Tempi Duri(www.tempi-duri.it) “…la musica qui si fa ancora più intimista e riflessiva, (…) vengono usati esclusivamente strumenti acustici, conferendo a tutto il lavoro un atmosfera del tutto particolare sfiorando anche talune sensazioni jazzistiche nemmeno troppo velate. (…) L’ironia e la riflessione, sono forse questi i due aspetti maggiori che colpiscono durante l’ascolto, e ci fanno capire che in fondo non bisogna mai prendersi troppo sul serio.”

HardSounds(www.hardsounds.it) “…cinque brani acustici che si dilatano per poi chiudersi di nuovo nella posizione originaria e dilatarsi ancora. Ed in questa coinè musicale, un campionario di visioni e pensieri che si fanno strada attraverso l’intelletto e il sentimento.”

DegenerationX(http://xoomer.virgilio.it/degenerationx/moonlight/index.htm) “…Senza Sudare è il classico lavoro in grado di fare la felicità di chi, per lavoro o semplice passione, si ritrova abitualmente a recensire dischi: realizzato in maniera indipendente, senza clamori o enormi battage pubblicitari, lascia che a parlare sia semplicemente la musica, di qualità sopraffina per inciso. Arrangiamenti d’alta classe mettono in risalto mandolini e violoncelli, rendendo, anche grazie alla notevole perizia d’esecuzione, il lavoro molto buono anche da un punto di vista squisitamente tecnico e formale.”

Metal will never die(www.metalwillneverdie.net) “Una artwork di ispirazione onirica-psichedelica ci introduce al mondo dei Guernica. (…) Sarà quindi la musica a parlare per loro, come poi è giusto che sia.”

Shapeless(www.shapeless.it) “Nonostante Guernica porti alla mente il celebre quadro di Picasso, la copertina di Senza Sudare è un ibrido tra surrealismo, psichedelica e naif. La differente natura degli elementi in essa contenuti è resa coerente dal riconoscibile tratto del disegnatore (piCCiCo). La stessa cosa vale per l’universo sonoro di questa band avellinese. Attraverso l’utilizzo di strumenti di diversa estrazione (jazz/rock, classica, popolare), i Guernica creano una musica personale ed indubbiamente interessante: Si tratta di un rock/pop raffinato, progressivo, in bilico tra il retrò e la canzone d’autore italiana. La qualità di registrazione è nitida e dinamica, con un ottima resa dei suoni. La strumentazione particolare ed acustica dipinge quadri musicali molto evocativi.”

Kronic(www.kronic.it)Senza Sudare attinge in buona parte dagli anni ’70, dove pop e un certo gusto progressivo riuscivano a fondersi in modo mirabile, ma non disdegna certo uno sguardo benevolo a sonorità più attuali. (…) Senza Sudare risulta, pertanto, un valido biglietto da visita per una band che mostra personalità, buon gusto e capacità musicali non indifferenti, tutti elementi che speriamo vivamente vengano presto sviluppati in un full-lenght album:”

Eutk.net(www.eutk.net) “L’anima più melodica e sperimentale della band rimane intatta, un rock alternative influenzato magnificamente da venature progressive italiane anni ’70, echi pop, influenze dark, psichedeliche, canzoni articolate e testi mai scontati (…) l’ennesimo capolavoro visuale, coloratissimo e fantasioso di piCCiCo in una copertina che è degno specchio dell’anima musicale del gruppo. Se cercate emozioni in musica, le avete trovate.”

Movimenti Prog(www.movimentiprog.net) “La veste grafica è come al solito impeccabile, i testi sempre significativi ed elaborati e la qualità nell’incisione davvero elevata… La scelta acustica e il clima intimista potranno colpire gli amanti del sound più introspettivo. Tuttavia, per l’estrazione rock, la caparbietà esecutiva e la ricercatezza, i Guernica sono su un invidiabile piedistallo.”

Babylon Magazine(www.babylonmagazine.net)Senza Sudare proietta la formazione campana in una dimensione più intima: i suoni distorti sono scomparsi, soppiantati da chitarre acustiche, pianoforte e archi che inaspettatamente cambiano il volto della band. Senza Sudare è il naturale completamento del percorso iniziato con Senza Censure; due facce opposte (ma complementari) della stessa medaglia. I Guernica non sono una band composta da sprovveduti aspiranti musicisti alle prime armi; sono veri e propri professionisti che mettono anima e corpo nella loro musica, credendoci fino in fondo.”

Disintegration Top album!(www.disintegration.it) “…il background artistico dei nostri è realmente variegate, partendo da un classico rock italiano, per poi approdare alla psichedelia e progressive. Se Senza Censure estrinsecava la poliedriticità artistica dei Guernica, questo Senza Sudare non fa altro che confermarci lo stato di grazia del combo italiano.”

Silent Scream(www.silentscreamzine.com) “A pochi mesi di distanza dal precedente Senza Censure, ecco giungere… Senza Sudare, a dimostrazione dell’attività frenetica che contraddistingue il giovane gruppo nostrano. Il nuovo lavoro, …si muove in ambiente rock-alternative acustico, …caratterizzato da un massiccio utilizzo degli archi che supportano e abbelliscono le singole canzoni, lasciando al pianoforte e alla chitarra il compito di guidare l’intero flusso armonico. Cinque brani in formato acustico che evidenziano le qualità di scrittura di un ensemble (ben sette elementi) che possiede tutte le capacità per fare a breve il ‘grande salto’.”

Musicalnews.com (www.musicalnews.com) “Ingiustamente etichettato come demo, vanta una produzione di alta classe e 5 pezzi che farebbero l’invidia di molte band votate all’originalità. Un disco acustico, questo, che si propone al pubblico in tutta l’esuberante carica di “pazzia”, accantonando per il momento l’elettrico per dar vita ad un capolavoro di archi, pianoforte, violoncello e mandolino. Gli arrangiamenti, efficaci, come quello di “Insostituibile”, sono il naturale terreno per lo snodarsi della voce di D’Alessio, che per 23 minuti narra di poesie e allucinazioni che fanno riflettere, e mai annoiano”.